mercoledì 7 ottobre 2015

Atzèndemi una lughe

Frantziscu Sotgiu Melis Pes



Poesia






Atzèndemi sa luna
in custa notte iscura
chi di bia sos ogos e sa fronte.
Imprestami fortuna
in custa vida dura
ponèmi indenanti s'orizonte.
Crasa ti torro totu
solu benes, prus de sos chi as connotu.

                    M'ammento chi fiat bella,
                    gratziosa si moviat
                    cun d'una oghe druche ‘e rusignolu.
                    Lughiat che un'istella
                    e de nuscos fioriat
                    cun duas alas po ispiccare s'olu.
                    Un'anzelu 'e ermosura
                    comente a issa nemos in natura.

E tenio meda amigos
cumpanzos e fedales
e cun issos prus risos che piantu,
bidìo mares e rios
arbures e animales
chelos lìmpios e astros de ispantu.
Su coro vagabundu
e in manos tenìo totu su mundu.

                    Como totu est nieddu
                    si fuini sos ammentos
                    de sas formas e de sos colores,
                    no bio chelu ne isteddu
                    in sa mente turmentos
                    in coro solu penas e dolores.
                    Est custa sa mia sorte
                    sas dies sun’isparias b’at solu notte.

Atzèndemi una lughe
solu po unu momentu
faemmi bier unu lampu, unu lugore,
illèbia custa rughe,
du collo po ammentu,
illùmina po un’ àttimu unu frore.
Abba su coro siccu
fae ponner’ raighinas a s'afficcu.



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Accendimi la luna/in questa notte oscura/che possa vedergli gli occhi e la fronte./Prestami fortuna/in questa vita dura/mettimi davanti l'orizzonte./Domani ti restituisco tutto/solo bontà, più di quella che hai finora conosciuto./Ricordo che era bella,/si muoveva con grazia/con una dolce voce d'usignolo./Luminosa come una stella/e fioriva di profumi/con due ali per spiccare il volo./Un'angelo di bellezza/come lei nessuna in natura./E avevo molti amici/compagni e coetanei/e con loro più risate che pianti,/vedevo mari e fiumi/alberi ed animali/cieli tersi ed astri meravigliosi./Il cuore vagabondo/e nelle mie mani stringevo tutto il mondo./Adesso tutto è nero/scappano i ricordi/delle forme e dei colori,/non vedo cielo ne stella/nella mente tormenti/e nel cuore solo pene e dolori./E' questa la mia sorte/i giorni sono spariti, c'è solo notte./Accendimi una luce/solo per un momento/fammi vedere un lampo, una luce,/alleggerisci questa croce,/la preservo come ricordo,/illumina per un attimo un fiore./Irriga l'arido cuore/fai mettere radici alla speranza. 

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