lunedì 18 febbraio 2013

La prima orchidea dell’anno: Barlia robertiana







Fin dai primi giorni di Gennaio nei posti più caldi di crescita, si fanno ammirare le prime fioriture di questa orchidea. Dopo sarà possibile seguire la sua antesi fino al mese di maggio quando gli esemplari più tardivi, quelli nati in montagnaappassiranno coi primi caldi.

Anche Barlia che pure in Sardegna è una specie abbastanza comune, corre rischi concreti di estinzione.
Come continuo a dire a causa anzitutto dell’assenza in Sardegna di una legge di tutela che consente  ai distruttori della natura l’uso di diserbanti, o alle persone la raccolta attraverso l’estirpazione o addirittura l’asportazione anche dei bulbi.
Questi rischi essendo la Barlia un’orchidea molto vistosa sono ancora più concreti rispetto ad altre specie.

Perciò alle persone continuo a dire: 
non è meglio andarsi a fare una bella passeggiata nei luoghi di crescita dell’orchidea magari con la fotocamera, piuttosto che starsene seduti in casa a guardare la Barlia mentre muore in un vaso
Non è meglio osservare questa bella orchidea nel suo habitat naturale? 
Non è meglio sfidare amici e conoscenti a chi riesce a farle la foto più bella? 
Non è meglio fare il possibile perché i nostri figli e i nostri nipotini potranno in futuro conoscere e ammirare gli esemplari eredi dell'orchidea che abbiamo contribuito a salvare?


  









Barlia robertiana (Loiseleur) Greuter




Etimologia:
Il nome del genere è dedicato al botanico francese G. B. Barla (1817-1896)


Il nome specifico è dedicato al botanico francese G. N. Robert (1776-1857)







Distribuzione:
è una specie mediterranea, la sua presenza va del Marocco fino all’Anatolia. In Italia è presente in diverse regioni, in Sardegna e in Sicilia è una specie abbastanza comune, presente in tutto il Sud Italia, in Liguria e in Toscana, più rara in altre regioni del Nord e del Centro e assente o almeno non ancora segnalata nel Lazio, nelle Marche, in Val d'Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli, Abruzzo e Molise.
 
Habitat:
prati, pascoli, scarpate e bordi di strade, garighe, cespuglieti, boschi termofili, in prevalenza su substrato calcareo, da 0 a 900 metri sul livello del mare.

Fioritura:
da Gennaio a Maggio

Descrizione:
Pianta alta (in genere 20-80 cm) con fusto robusto, violaceo–brunastro nella parte superiore.

Foglie da  5 a 10, lucide, le inferiori più grandi aperte oblungo- ovate. Quelle superiori  diventano progressivamente più strette e avvolgono il fusto.

Infiorescenza densa all’inizio conica, dopo subcilindrica, con molti fiori  (da 20 - fino a 65).

Brattee di colore verde sfumate di violaceo, le inferiori più lunghe dei fiori, tutte più lunghe dell'ovario.

Sepali ovati,  liberi, ma raccolti a casco coi petali sul ginostemio


Petali di colore verde chiaro più corti dei sepali.

Labello trilobo con lobi laterali arcuati e a bordi esterni ondulati, un po' più brevi del lobo centrale che è diviso a sua volta in 2 lobuli ottusi e divergenti. Colore variabile dal biancastro nella parte centrale al porporino-violaceo verso l'esterno, a volte con dominante verdastra, frequenti macchie e strie porporine.

Sperone corto, sacciforme.



2 commenti:

  1. Nelle marche è presente. ....avvistata più volte dall'entroterra fanese fino al monte Nerone

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  2. Nelle marche è presente. ....avvistata più volte dall'entroterra fanese fino al monte Nerone

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